Friday, January 14, 2011

Mauro De Mauro...in fondo a un pozzo

Sembra sia stata fatta luce sulla scomparsa di un giornalista il cui nome, spero, non sia ignoto. Mauro de Mauro, uno dei tanti casi di Lupara Bianca della mafia siciliana. Mauro de Mauro, fratello del linguista ed ex ministro Tullio de Mauro, era un giornalista dell'Ora di Palermo molto ben conosciuto per le sue inchieste sulla mafia, fra l'altro da giovane ebbe a incontrare fior di padrini di Cosa Nostra americana fra cui il temuto Lucky Luciano, che gli narrò alcune delle vicende della cooperazione fra Cosa Nostra e l'esercito alleato impedendogli però di pubblicarle ( lo farà solo negli anni 60 in alcuni articoli recentemente ri pubblicati in cui narrò la conversazione con il boss avvenuta 20 anni prima )...Negli anni 60/70 era ben difficile parlare di Mafia, la mafia in Sicilia non esisteva o comunque era qualcosa di minore, al più un fenomeno secondario...Per Mauro de mauro la mafia era affar serio da affrontare.

Non era persona da farsi intimidire ma non era neppure persona che commetteva errori. La sua sparizione fù uno dei primi delitti eccellenti della Mafia. Che fosse morto appariva certo ma come è morto ?? Per responsabilità di chi ??

Rosario Naimo
- il cosiddetto Tutore degli Scappati,
ovvero gli Inzerillo, a cui era stato dato l'incarico di far rispettare il decreto
della Commissione che condannato a morte Pietro Inzerillo impose all'intero clan di andarsene in USA. Un decreto fatto rispettare per 25 anni - ha iniziato a collaborare e comincia a svelare una serie di retroscena sugli omicidi di mafia a sua conoscenza


Il racconto di Naimo è stato depositato questa mattina dal pm Demontis al processo per l’omicidio De Mauro (unico imputato, Riina). Eccolo: “Quella sera, sotto casa sua, al giornalista lo chiamarono con un altro nome. D’Agostino gli disse: ‘Lei ha insultato mia moglie, come si è permesso’. In due salirono sulla macchina di De Mauro. Lui ripeteva: ‘Io sono Mauro De Mauro, state sbagliando persona’. Ma loro misero in moto. ‘Adesso andiamo da mia moglie e vediamo se non sei tu’, disse ancora D’Agostino’. De Mauro gridava che c’era uno scambio di persona”.

Ci misero una decina di minuti per attraversare la zona bene della città. Viale Campania, via Ausonia, viale Strasburgo. Fino a fondo Patti, una tenuta dove il boss Francesco Madonia aveva un allevamento di polli. Si trova nella zona di Pallavicino, dietro al velodromo di Palermo.

QUi c'era anche Totò Riina e il giornalista fù strangolato alla sua presenza e il suo corpo gettato in un pozzo.

“Alcuni anni dopo il pozzo dove era stato gettato il corpo di De Mauro fu ripulito, su disposizione dello stesso Madonia”, dice ancora Naimo.

Oggi, una parte di Fondo Patti è proprietà dello Stato, perché confiscata qualche anno fa. E’ un terreno incolto e abbandonato, un altro degli scandali dell’antimafia. Adesso ancora di più amaro, perché in quel terreno è stato ucciso Mauro De Mauro, il cronista che aveva scoperto un grande segreto, ancora oggi misterioso. Forse legato alla morte di Enrico Mattei. Forse, al golpe Borghese. Sono le due piste battute dal processo in corso.



Per chi vuole altre informazioni: Carlo Lucarelli Blu Notte.





In redazione l'aveva confidato a più di un collega: "Ho uno scoop che farà tremare l'Italia"..

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