Wednesday, February 29, 2012

FUMETTARI

Ringraziando Gino Vercelli Comicart e Paolo Moisiello ( Il Moise)




Appunti per un documentario sui fumettisti italiani ripresi a Angouleme 2012.

Monday, February 27, 2012

Berluscrizione

Resta colpevole ma purtroppo ancora una volta "L'Uomo Perbene" è sfuggito al suo Giusto guiderdone

Tramite Flickr:
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Non ho parole... solo parolacce! <:-(

Il MoisEditoriale di oggi si riferisce a Questa Notizia

By Moise

-----------------------------Rough translation in my terrible english (sorry!)---------------------------

Today’s Moise Comics’Scoop refers to this piece of news (in Italian)

By Moise

Thursday, February 23, 2012

La scomparsa di Patò Official Trailer



Il 21 marzo 1890 a Vigata, Venerdì Santo, viene secondo tradizione messo in scena il "Mortorio" ossia la Passione di Cristo opera teatrale del cavalier D'Orioles, nella quale il ragionier Antonio Patò, specchiato impiegato della banca locale, filiale della Banca di Trinacria, si assume, già da qualche anno, la poco simpatica parte di Giuda che gli vale, durante la sua appassionata recitazione, dover ricevere insulti e minacce dagli spettatori che si immedesimano nello spettacolo religioso.


Sul grande palco, allestito in uno slargo di proprietà del marchese Simone Curtò che ha concesso anche l'uso di quattro magazzini le cui porte danno sul cortile padronale per farne dei camerini per i numerosi personaggi dello spettacolo, comincia la rappresentazione che giunge all'acme con l'invio all'inferno di Giuda-Patò, accompagnato dagli improperi degli spettatori, attraverso una apposita botola. Alla fine della rappresentazione però Patò sembra essere scomparso. Nel suo camerino non si trovano né i suoi abiti né il costume di scena.

Su un muro di Vigata il 23 marzo compare una scritta "Murì Patò o s'ammucciò (si nascose)?" segno che la scomparsa del ragioniere è divenuta di dominio pubblico e che si stanno avanzando una varietà d'ipotesi che mettono in discussione anche la figura di Patò come onesto padre di famiglia. È soprattutto la moglie, Mangiafico Elisabetta in Patò, che chiede sia fatta chiarezza sulla scomparsa del marito, in questo sostenuta dal cognato Capitano del regio Esercito Arnoldo Mangiafico ma soprattutto da Sua Eccellenza il Senatore Pecoraro Grande Ufficiale Artidoro, Sottosegretario di Stato al Ministero dell'Interno, parente dello scomparso ragioniere, che comincia ad indirizzare una serie di lettere semiufficiali in uno stile mellifluo e arzigogolato, infarcito di termini astrusi, per stimolare e minacciare gli organi preposti alle indagini.

La Pubblica Sicurezza e i Reali Carabinieri gareggiano e si ostacolono nelle indagini, i giornali governativi "L'Araldo di Montelusa" e dell'opposizione "Gazzetta dell'Isola" s'insultano velatamente e si lanciano reciproche accuse di voler nascondere la verità a fini politici.

Due sudditi di Sua Maestà Britannica, residenti nell'isola, aggiungono confusione alla già intrigata faccenda. Il reale astronomo di corte Alistair 'O Rodd è sicuro che Patò sia finito in una frattura del continuum spazio-temporale mentre l'Archeologo di Corte Michael Christopher Enscher attribuisce l'accaduto all'intervento misterioso (tanto misterioso che nessuno sa cosa sia tranne lui), della scala di Penrose.


Non mancano gli argomenti che gettano una luce di sospetto sulla misteriosa scomparsa di Pato. Una qualche irregolarità nella conduzione della banca? Una perdita di memoria dovuta alla caduta nella botola? Una scomparsa voluta e programmata per ragioni di cuore? un qualche complotto mafioso?

Il 24 Febbraio sugli schermi Italiani sarà presentato il film tratto dall'omonimo film di Andrea camilleri con Nino frassica, Neri Marcorè, Alessandra Mortelliti, Flavio Bucci, Gilberto Idonea, Manlio Dovì, Simona Marchini, Franco Costanzo e Roberto Herlitzka.

Camilleri presenta il Giovane Montalbano




L'autore siciliano presenta "Il giovane Montalbano", la nuova serie tv diretta da Gianluca Maria Tavarelli in onda dal 23 febbraio su RaiUno

Andrà in onda questa sera il primo episodio della nuova serie tratta dalle opere di Camilleri dedicata alle serie del Commissario Montalbano, ma questa volta avremo un volto nuovo ed un'epoca diversa per Salvo Montalbano...Non Zingaretti ma Michele Riondino, non l'eta matura ma il giovane Montalbano, non il Commissario ma il Vicecommissario Montalbano ed all'inizio neppure Vigata..ma Mascalippa un paese di montagna siciliano...

L'intervista è sata presentata su Repubblica.it ho immesso il video su You Tube per migliore fruizione aggiungendo la trama del primo episodio..

La storia è ambientata all'inizio degli anni Novanta, dove il giovane vicecommissario Montalbano è ancora alle prime armi, ma dotato del solito intuito che lo contraddistingue. La prima puntata di questa sera si intitola proprio "La prima indagine di Montalbano", che riguarda l'omicidio di Casio Alletto, un mezzo delinquente con alcuni precedenti per furto di bestiame. Le accuse ricadono sul pastore Tano Boruso, ma Montalbano capisce subito che il vero colpevole non è lui. Intanto Sanfilippo, attuale commissario di Mascalippa, viene promosso e potrebbe a Montalbano di prendere il suo posto, ma sa che Salvo non sopporta il freddo di quel paese di montagna e soprattutto soffre la lontananza dal mare e dalla cucina di pesce. Così chiede al ministero che anche lui venga trasferito. Ecco che così Montalbano viene promosso e trasferito a Vigata, sua città d'infanzia, dove vive anche il padre ma con cui non va d'accordo da tempo. Il giovane commissario è anche fidanzato con Mery, un'insegnante che lavora a Catania e che lo raggiunge per il fine settimana. Salvo le vuole molto bene ma è spesso a disagio quando la ragazza comincia a parlare di matrimonio o di convivenza.

Nel primo episodio di questa sera Salvo conoscerà il suo nuovo ambiente di lavoro, in particolare Carmine Fazio, che si rivelerà fondamentale per facilitare l'adattamento in questa nuova realtà.

Sono previsti per ora 6 episodi

ALtre note su questo progetto


Dal 24 febbraio uscirà nelle sale il film "La scomparsa di Patò"dall'omonimo volume, con Neri Marcorè e Nino Frassica.

Berlusconi ''Gente della libertà'': clone di Georgie...

Il Pdl ha clonato la sigla di Lady Georgie per il suo nuovo,"Gente della Libertà"( e nel ritornello c'è un accenno a Kimba il Leone Bianco







Al peggio non c'è mai fine.....

Sunday, February 19, 2012

I fratelli Taviani Orso d'Oro A Berlino

I fratelli Taviani, due "Giovani ottantenni", hanno vinto, dopo 25 anni, l'Oso d'Oro per l'Italia al Festival di Berlino, con un film girato in gran parte in un carcere italiano, Rebibbia, all'interno del quale i detenuti mettono in scena il Giulio Cesare di Shakespeare.



Il Trailer Ufficiale.









Teatro del carcere di Rebibbia. La rappresentazione di Giulio Cesare di Shakespeare ha fine fra gli applausi. Le luci si abbassano sugli attori tornati carcerati. Vengono scortati e chiusi nelle loro celle.
Sei mesi rima: Il direttore del carcere e il regista teatrale interno spiegano ai detenuti il nuovo progetto: Giulio Cesare.
Prima tappa: i provini.


Seconda tappa l'incontro col testo. Il linguaggio universale di Shakespeare aiuta i detenuti-attori a immedesimarsi nei personaggi.
Il percorso è lungo: ansie, speranze, gioco. Sono i sentimenti che li accompagnano nelle loro notti in cella, dopo un giorno di prove.


Ma chi è Giovanni che interpreta Cesare? Chi è Salvatore - Bruto? Per quale colpa sono stati condannati? Il film non lo nasconde.
Lo stupore e l'orgoglio per l'opera non sempre li liberano dall'esasperazione carceraria. Arrivano a scontrarsi l'uno con l'altro, mettendo in pericolo lo spettacolo.

Arriva il desiderato e temuto giorno della prima. Il pubblico è numeroso e eterogeneo: detenuti, studenti, attori, registi.

Giulio Cesare torna a vivere, ma questa volta sul palcoscenico di un carcere. È un successo.
I detenuti tornano nelle celle. Anche "Cassio", uno dei protagonisti, uno dei più bravi. Sono molti anni che è entrato in carcere, ma stanotte la cella gli appare diversa, ostile. Resta immobile. Poi si volta, cerca l'occhio della macchina da presa. Ci dice: " da quando ho conosciuto l'arte questa cella è diventata una prigione".

Prodotto da Kaos Cinematografica e Sacher Distribuzione, con Rai Cinema.

Distribuito da Sacher Distribuzione

In uscita a Marzo.

Alzi la mano chi ne aveva sentito parlare prima...

Friday, February 17, 2012

San Remo 2012: Arisa e Josè Feliciano Noa e Finardi

Premesso che Nina Zilli e Skye sono state una coppia fantastica, e si spera di rivederle da qualche parte, purchèla Zilli faccia se stessa enon il verso a Mina ( che se esce dalla tana Svizzera fà fuori tutti) che Brian May vale sempre il biglietto, dirò la verita solo per Feliciano, che tutti chiamiamo Josè da una vita, e la brava Arisa mi sono fermato ad ascoltare...Neppure per Noemi che pure è la mia favorita di quest'anno. Un applauso anche a Noa ed Eugenio Finardi ( la sua canzone è strepitosa, degna dell'ultimo Ribelle che non teme di mostrarsi per quello che è ) Anche il loro è stato un bellissimo duetto... E grazie per l'omaggio a Murolo.

I fantasmi di Carosello sogni del made in Italy perduto

I fantasmi di Carosello sogni del made in Italy perduto








Da Bialetti a Fini, da Lagostina a Omsa. Divise tra delocalizzazioni, chiusure e cessioni a fondi di investimento, ecco cosa resta di alcune delle imprese che hanno fatto la storia del nostro Paese.

di Filippo Ceccarelli e Leonardo Sorregotti

Il video è parte dell'inchiesta che R 2 dedica al Lavoro Perduto

L'inchiesta è stata realizzata dallo staff di Repubblica.it

Tuesday, February 14, 2012

Alma






Alma, una bambina, corre e salta attraverso le strade innevate della sua piccola città. La sua attenzione viene catturata da una strana bambola esposta nella finestra di un'antico negozio di giocattoli. Affascinata, Alma decide di entrare.



Alma è un cortometraggio scritto e diretto da Rodrigo Blass nel 2009.

Eternit: la Dignità del lavoro




Lunedì 13/02/2012 Il Tribunale di Torino presieduto dal magistrato Giuseppe Casalbore ha condannato Schmidheiny e il barone De Cartier a 16 anni di reclusione per disastro doloso e omissione di cautele per il dramma dell'Eternit e dell'Amianto, una sentenza la cui lettura è durata ben tre ore solo per pronunciare l'elenco di 2900 persone di chi ha diritto ad essere risarcito, perché ammalato o familiare di una vittima dell'amianto prodotto dalla Eternit.

Una sentenza dura, 16 anni e decine e decine di milioni di euro di danni che sancisce dei principi generali da cui non si tornerà più indietro...Si spera.

Il commento di Massimo Giannini, vicedirettore di Repubblica.

L'ampio Speciale di Repubblica

Il Legame storico fra Amianto e Cancro..

Questa è, in buona sostanza, l'ultima delle grandi cause gestite dal Procuratore Guariniello.

La lunga nota della Stampa di Torino a commento della sentenza.