Friday, January 21, 2011

fumetti&robot: I MIEI PEANUTS

fumetti&robot: I MIEI PEANUTS: "Il legame che si crea tra un lettore e i suoi fumetti preferiti ha spesso dei risvolti del tutto personali, dovuti alle modalità del loro pprimo “incontro”, alle sensazioni provate durante le letture inziali, e a tantissimi fattori legati all'età, all'umore, ecc. ecc. Per esempio, difficilmente un adulto che legge dei fumetti supereroici vi si affezionerà quanto un coetaneo che li ha invece scoperti durante l'infanzia, quando la sospensione d'incredulità era decisamente maggiore, come il fascino esercitato su di lui da costumi sgargianti, esseri volanti e mondi incredibili. Certamente un buon fumetto resta sempre un buon fumetto, ma il modo in cui ci coinvolge e l'affetto che nutriamo per lui varierà molto da individuo a individuo, così come i ricordi che porta alla memoria. Per me i Peanuts sono strettamente connessi alla neve e a una tazza di té caldo, un momento di rilassante lettura dopo una giornata in mezzo al freddo a fare a palle di neve. Questo semplicemente perchè li scopersi ormai tanti anni fa (ahimé) sugli Almanacchi di Linus, che uscivano proprio in inverno. L'umorismo rarefatto di Schulz, le tematiche quotidiane in cui riconoscersi (all'epoca ero poco più grande dei personaggi), il disegno semplice ma finito, preciso, trovarono immediatamente un posto nel mio cuore e nella mia memoria. La stessa cosa è accaduta a milioni di persone nel mondo, molto probabilmente per un solo motivo, la straordinaria capacità di Schulz di comunicare cose semplici in modo semplice. In quel teatrino che sono i Peanuts, in cui ogni piccolo attore interpreta la propria parte in modo sapiente, ognuno di noi può trovare una o più controparti di carta, riconoscendo nei loro piccoli grandi problemi, così come nelle loro emozioni, sé stesso e il proprio mondo..." Grand bell'artico di Davide Castellazzi sui Penautz di David Schultz

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