Sunday, November 27, 2016

Fumo di China 256 Cover e sommario

In arrivo nelle fumetterie ed edicole il numero 256 dlla rivista Fumo di China con una copertina firmata da Tony Sandoval ispirata dalla sua nuova, emozionate graphic novel autobiografico "Appuntamento a Phoenix " edito da Tunuè ( ma non diciamolo a Donald...)




Fumo di China 256 Cover
Dopo il consueto editoriale sui continui scambi fra realtà e fiction in particolare a fumetti e le tradizionali news dal mondo (Italia, Francia, Stati Uniti e Giappone... più un ricordo di Steve Dillon), la rivista si apre con l’intervista esclusiva a Sandoval si accompagna a un profilo sui suoi mondi interiori, capace di ammaliare con stili e personaggi sempre diversi e accattivanti. Al centro un nuovo dossier sui cinecomics ma con angolature inedite o raramente indagate in particolare: anzitutto cosa si cela dietro il contrattacco della Warner Bros. alla Marvel sul grande schermo? E poi l’evoluzione e l’involuzione del genere cine-musicale dei supereroi visti dall’esperto Massimo Privitera, nonché un’analisi di Filippo Mazzarella sugli sceneggiatori e il quadro dei fumetti nei telefilm degli ultimi anni (già allargatosi con le recenti news su Inhumans e altri ancora).
A seguire altre interviste esclusive: a Michele Mordente (da sempre curatore editoriale dell’opera omnia di Stefano Tamburini), Marco Turini (uno dei migliori italiani che mettono in mostra i loro “estri all’estero”), Frank Miller (tornato a Lucca con la consueta ironia dissacrante), nonché il reportage dalla fiera di Lucca Comics & Games (mai così ricca, per i 50 anni dei fumetti in città), un’accattivante mostra a Senigallia (AN) sul poliedrico Topolino noir, un’originale rilettura dei cortometraggi animati “bellici” Disney tra cinema e fumetti, per chiudere con i non pochi scambi avvenuti nei decenni tra Diritto & Fumetti.
A chiudere le abituali 7 pagine di recensioni per orientarsi nel mare magnum del fumetto proposto nelle edicole, fumetterie e librerie italiane, le rubriche pungenti come “Il Suggerimento” (per non perdere di vista uscite sfiziose), “Il Podio” (i top 3 del mese), “Pollice Verso” (un exploit in negativo), “Letture d’Oltralpe” (sulle uscite francesi, fra cui i redattori di Fumo di China segnalano quelli che reputano i migliori), “Il Rinoceronte in carica” (la rubrica di Daniele Daccò, direttore editoriale del portale giornalistico Orgoglio Nerd), “Nuvolette Digitali” (la tradizionale rubrica di Maria-Angela Silleni sui sempre più multiformi fumetti on line), approfondimenti puntuali (questa volta sul ritorno di Franco Caprioli e il più recente volume sull’Età del Bronzo della DC Comics)... e le strisce di “Renzo & Lucia”, con testi e disegni inediti di Marcello!
Fonte Consultata: Ilblogdifumodichina

Fidel Castro 1926-2016: le luci e le ombre, le molte ombre, del Leader Maximo

Fidel Castro si è congedato dalla vita ieri, comunque la si pensi della sua esperienza politica e di vita, con la sua morte all'ombra delle peggiori elezioni negli USA di tuti i tempi e della crisi della democrazia nel mondo, chiude, probabilmente, sul serio il '900".
Fidel Castro 1926-2016
Nel suo intervento video Ezio Mauro commenta il significato ed il valore della morte di Fidel Castro, la sua figura fra luci e ombre, tante ombre e tante luci. Personalmente credo che la Storia lo abbia già giudicato, ma, soprattutto, spero che si sia reincontrato da qualche parte con il chè per ripartire insieme verso qualche nuova avventura.
Importante il ricordo su Gorbaciov, rammento molto bene quell'intervento, quella "lezione di socialismo" all'uomo che cercava di salvare il socialismo.
Il comunismo in quanto tale è morto e sepolto da tempo - ne esiste qualche vuoto simulacro sotto il quale si nascondono dittature neonazionaliste e militariste - ma le domande di fondo di quell'esperienza politica continuano a risuonare. Si spera in interpreti che comprendano, come l'aveva compreso Marco Pannella, che i fini, anche i più nobili,possono ben essere corrotti e distrutti dai mezzi usati per raggiungerli.
...E' un anno incredibile questo, segnato da eventi, da morti, che sembrano quasi aprire varchi incolmabili nella cultura, da Marco, a Paolo Poli, a Umberto Eco e Prince, Gianmaria testa, Ettore Scola, Bud Spencer, Gene Wilder, ed anche Dario Fò. Il disegno è di Giulio De Vita.

Thursday, November 24, 2016

Bufale e Post Verità ai tempi di Trump come difendersi?


Homer diceva e dice: "lo ha detto la TiVi" oggi troppo spesso si dice, lo ha detto facebook, c'era su Twitter.

E' un dato di fatto che il Web sia diventato una delle principali fonti di informazione, almeno per una cospicua parte del mondo Occidentale, vale per gli Stati Uniti, dove Facebook e Twitter sono usate da oltre il 50% della popolazione come fonti di informazioni, vale anche per l'Europa, e per l'Italia. Ma è un dato di fatto, altrettanto incontrovertibile, che il Web è il volano per una vera e propria valanga di notizie fasulle, incontrollabili capaci però di suggestionare completamente il pubblico. Come ci si può difendere da queste bufale? Come ci si può difendere dalle Post Verità, che si auto affermano rifiutando ogni confronto con la realtà effettuale ?




Post verità: “denota o si riferisce a circostanze in cui i fatti oggettivi sono meno influenti degli appelli a emozioni e credenze personali nel formare l’opinione pubblica"

TrumpFarage

VomiTrump


P.S. e tutto questo vale anche se l'elezione di Trump dovesse - impossibile ma oramai di impossibile c'è ben poco - essere inopinatamente messa in discussione da un ricorso, sempre più probabile della campagna di Hillary Clinton.

Cinque luoghi comuni sui videogiochi

Ci sono pregiudizi, falsità e luoghi comuni che vogliono sfatati. E siamo qui per questo... Ok, forse questo è uno di quei video per cui ci ricorderete in futuro. Forse. Magari è solo un luogo comune...
Videogames
  • I DLC sono tutti una truffa
  • I Videogiochi sono maschilisti
  • I Videogiochi prima costavano meno
  • Nintendo fà sempre gli stessi giochi( e le reazioni eccessive dei Nintendari)
  • I Videogiochi sono per bambini

Wednesday, November 09, 2016

Sbam Comics Nr°30 disponibile il nuovo numero della rivista

E' disponibile il 30esimo numero ( Novembre - Dicembre 2016) di SBAM! Comics, la rivista digitale a fumetti e sui fumetti edita dall' omonimo gruppo. Questo nuovo numero si concentra su i Super Eroi degli editori indipendenti che non appartengono nè alla Marvel nè alla DC Comics, rappresentati dall'Invincible a cui il magazine dedica la copertina ed un'intervista con il suo creatore, il disegnatore Ryan Ottley
E poi ancora troverete nella rivista gli Incontri con gli staff di saldaPress, Star Comics e It Comics; il reportage fotografico da Lucca Comics and Games 2016, l'incontro con il mitico Frank Cho, l'intervista a Casty
Sbam Comics Nr°30
ALBI STORICI DA BONELLI Un periodo molto intenso per via Buonarroti: dall’incontro più o meno virtuale tra Zagor e Dylan Dog (col parere di Burattini e Recchioni) al duecentesimo episodio di Dampyr, all’esordio del Martin Mystère “giovane”.
ARRIVA THE PROFESSOR A colloquio con gli autori di The Professor, la nuovissima serie italiana all’insegna dell’horror gotico che è da poco approdata nei punti vendita di tutta la Penisola.
REVIEWS E MOLTO ALTRO Sbam-panoramica tra le novità più succose in libreria, edicola e fumetteria, con le nostre recensioni (anche cinematografiche). Inoltre: Wow Spazio Fumetto riscopre il Guido Crepax “extra-Valentina” e… la Monaca di Monza; La Scuola del Fumetto di Milano lancia nuove iniziative; il nostro incontro con Marco “Will” Villa, astro nascente delle Nuvolette italiane… E occhio anche alle news-Flash disseminate per tutta la rivista.
FUMETTI Le strip del Tarlo, di Federica, di PV, del Pappatacio, di Gatto Pepè e di Kugio&Gina. L’omaggio al grande Bud Spencer di Michele Mori; la satira di Michele Airaghi; le parodie di Pieri&Kant, i cupi Cowboys di Marco Torti e Matteo De Santis; i racconti brevi scritti da Marcello Bondi per le matite di Maria Forleo, Jacopo Maran e Marco Renna.
Tutto questo e molto altro su Sbam!Comics 30.
Fonte Consultata: Sbam Comics

Donald Trump 45° Presidente degli USA: la profezia di Bruce Springsteen

Donald Trump è riuscito nella sua scalata all'America ( ed al mondo).Il piccolo, furbissimo palazzinaro/biscazziere di New York è riuscito nell'impresa che sembraa, ed era impossibile, mettendo alla berlina, commentatori, analisti e - com ha detto qualcuno - tutti i fricchettoni del "Political Correct", ed il Partito Repubblicano ( che ora però si affretta a salire sul carro del vincitore).
Trump Presidente
Non c'è molto da dire, le tantissime chiacchiere sulla rete, a cui ho pure partecipato, sono a zero, poco valgono di fronte agli esiti del voto che chiamano in causa, non solo e non tanto un informe moloch chiamato "popolo" ma i singoli elettori USA che ora dovranno convivere con quanto è stato deciso, ed anche noi,noi tutti. Affermava, 4 anni orsono, Bruce Springsteen, commentando la vittoria di Obama, che oggi sembra lontanissima:
«Ricordo le umiliazioni subite da mio padre quando non riusciva a trovare lavoro, costretto a dipendere da mia madre. Ricordo la sua rabbia, la sua autostima in frantumi. È il mio imprinting. Per questo capisco la destra dei Tea Party: l’economia che passa dal manifatturiero ai servizi si lascia indietro tanta gente che sa solo lavorare con le mani. Non possiamo ignorarli, sono nostri fratelli».
Purtroppo nessuno stà a sentire i poeti od i cantanti. Nè i politici, che forse rimpiangeranno ora di essersi lasciati attirare nelle panie dello scontro personale e neppure quei nostri fratelli che hanno pensato di "salvarsi" dalla Storia affidandosi a Trump. ( od alla Brexit). Essi esigono soluzioni semplici ai propri dolori, alle proprie ansie, ma non esistono soluzioni semplici, recuperabili con una ricerca su Google.
Occorrono leader nuovi - e con idee concrete, unificanti, che superino quel muro di silenzio fra generazioni e classi sociali, le nuove classi sociali sorte da una crisi della democrazia. Ci sono - per fortuna - e vanno supportati, aiutati a farsi avanti. A capirsi e per far meglio capire: Non stò parlando di Matteo "il buono e giusto" Renzi, nè dell'Uberbloggher Grillo, sulla cui performance di fronte alla vittoria di Trump, per carità di patria, e cristiana sorvolo.Stò pensnado a persone che si muovano nella linea di Pizzarotti ed anche di bersani che facciano dell'humanitas dell'altro il proprio riferimento.
Le domande ineludibili
E noi qui cosa faremo?