E' difficile scrivere questa nota,difficile,perchè sosno sospeso fra la felicità e l'amarezza.
4 persone sono state uccise...nella prima mattinata di fine aprile,stroncate mentre effettuavano un semplicissimo giro di pattuglia fra le opere,bellissime, di un'antica civiltà,e le rovine,materiali e morali, di vecchie e nuove guerre.....non erano in missione di attacco ma solo di sorveglianza...di controllo...su quella strada tante volte percorse hanno incontrato l loro destino...
....eppure io sono felice,perchè fra quei nomi non c'è quel nome per il quale ho tremato per dieci minuti,e per la seconda volta...e poteva esserci...poteva esserci e posso garantirvelo.
In memoria di quattro soldati che son caduti,e per i quali il silenzio è l'unico saluto possibile.
Il capitano dell'esercito Nicola Ciardelli, del 185esimo battaglione dei paracadutisti di Livorno; il maresciallo capo dei carabinieri Franco Lattanzio, 28 anni di Pacentro (Aquila); e il maresciallo capo dei carabinieri Carlo de Trizio, 27 anni di Bisceglie (Bari....ed un'ignoto,per i giornali italiani,soldato rumeno.
Domani si parlerà di responsabilità...ed altro,oggi,facciamo silenzio.
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