Poche persone nella Websfera italiana non hanno sentito parlare dell'Internet Tax.Ricordiamo i punti principali.Nell'inizio dell'estate 2007 un vero e proprio orrore ( più che errore) di alcuni tecnici del ministero nel redigere il testo del disegno di legge Levi -Prodi trasformò questa normativa in una vera bomba ad orologeria per tutti i bloggher italiani.I tecnici,in un luminoso,accecante,pomerigio estivo infatti,avevano redatto il testo in maniera tale da prevedere per tutti i blog l’obbligo di registrarsi al Registro degli Operatori di Comunicazione,(ROC) con il pagamento di una conseguente tassa,la Internet Tax ma soprattutto provocando l'estensione della normativa sui reati a mezzo stampa,creata per la carta stampata, che mal si adatta alla realtà del Web- a tutti i blog italiani.Dai grandi blog di informazione ufficiali - vere e proprie Agenzie - alla miriade di piccoli blog che ogni giorno decine di utenti aprono sulla rete. Il Disegno di Legge venne approvato a ottobre 2007 dal governo senza che nessuno si accorgesse di quanto avvenuto, fino alla denuncia di Valentino Spataro che fece esplodere quello che è ben noto come il caso InternetTax.
La mobilitazione del Web,l'intervento dello stesso ministro delle Comunicazioni, Gentiloni,l'ampio movimento publico, sembravano aver posto una pietra tombale su questa incredibile vicenda - che ha evidenziato però,la necessita di modificare le normative italiane adeguandole alla moderna realta della comunicazione.A distanza di un anno la normativa Antiblog ha ripreso a far parlare di se nella Websfera a causa di quanto è accaduto in queste settimane nell'aula della Commissione Cultura del parlamento Italiano.Poche settimane orsono l'avvocato Daniele Minotti,ben noto specialista delle normative del web, ha denunciato dalle pagine del suo blog l'assegnazione alla Commissione Cultura proprio del Disegno di Legge che tanto scandalo aveva suscitato,firmato ora dal parlamentare Levi,ed anche questa volta il disegno di legge conteneva misure tali che ha suscitato reazioni immediate e dure.Il disegno di legge preveva obblighi di registrazione anche se solo per alcune tipologie di blog,almeno nelle intenzioni di Levi.Sarebbero stati colpiti dall'obbligo di iscrizione al ROC solo i blog che a norma del codice civile e secondo le disposizioni dell'Agenzia delle entrate svolgono un'attivita di impresa. Le molte obiezioni tecnico giuridico e di principio immediatamente sollevate - anche per via di una serie di problematiche che la stessa Agenzia delle Entrate non ha ancora chiarito - per queste critiche vi rimandiamo alle note di punto informatico e dell'avvocato InternetTax2008,Il DDLevi Le molte critiche hanno convinto Levi a cancellare definitivamente dal suo DDL la sezione sul Web.Subito dopo, in maniera fin troppo tempestiva,un nuovo DDL è stato presentato e questa volta da parte a firma di un nuovo protagonista: il parlamentare Roberto Cassinelli del PDL.Una vera e propria nuova proposta di legge che anche questa propone,aldilà delle parole con cui è avvolta,ha sollevato sicuramente molte discussioni nella Web sfera.Se infatti la legge si presenta ambiziosamente,almeno nelle parole.- Legge Salvablog,per liberare, blog, social network e community dai lacci e lacciuoli la ha definita Roberto Cassinelli nella presentazione ed anche in dichiarazioni alla stampa e sul circuito FaceBook,dove si è presentato personalmente che riformerà una serie di normative, adeguando la legge 62 del 2001,la legge sull'Editoria, ai tempi moderni.In che modo? Il punto più interessante,come ha evidenziato Punto Informatico in un lungo articolo ( aggiornato più volte) e compilato anche con l'aiuto di diversi esperti, è il miglioramento della definizione di prodotto editoriale,in modo da limitare gli obblighi considerati necessari per la stampa tradizionale ai prodotti editoriali cartacei oppure solo a quelli che la legge stessa definisce giornali online ovvero:- quei siti internet simili, se non identici, alla stampa tradizionale, con una redazione giornalistica regolarmente stipendiata e con la vendita di spazi pubblicitari al proprio interno purche rientri in una qualsiasi delle SETTE CONDIZIONI previste dall'" Art 2"
- Li ho estratti dal PDF
a) il gestore o gli autori dellepagine sono riconducibili a testate per le quali si applicanole disposizioni di cui all’articolo 5 della legge 8febbraio 1948, n. 47, o sono legati ad una di esse davincoli professionali; b)il gestore o gli autori delle paginene traggono profitto;c)le pagine hanno titolo riconducibilea testate per le quali si applicano le disposizionidi cui all’articolo 5 della legge 8 febbraio 1948,n. 47; d)l’intestazione delle pagine riporta diciture chele rendano analoghe o simili a prodotti editoriali sviluppatisu supporto cartaceo per i quali si applicano ledisposizioni di cui all’articolo 5 della legge 8 febbraio1948, n. 47, (“quotidiano”, “periodico”, “settimanale”,“mensile”, “rivista”, “giornale” ed altre diciture che, nellinguaggio comune, abbiano simile significato;e) il gestoreo gli autori delle pagine sono iscritti nell’elencodei giornalisti professionisti;f) il gestore o gli autoridelle pagine percepiscono compensi periodici o saltuariper la propria attività di gestione o redazione delle stesse; g) il gestore o gli autori delle pagine vendonodirettamente, o comunque percepiscono compensi correlatialla vendita di inserzioni pubblicitarie all’internodelle pagine medesime.
Il PDF della proposta di legge.
Punto Informatico pur apprezzando l'idea di un'autentica riforma della definizione di prodotto editoriale della legge editoriale - contro la quale condusse una vera e propria battaglia a suo tempo - ed altri punti della nuova proposta,nel suo articolo ha sollevato alcune obiezioni di merito.Riportiamo solo la più evidente e principale obiezione che si può sollevare obiezione- La definizione di profitto contenuta nella legge.Assolutamente generica.Qualunque profitto vuol dire anche un profitto non patrimoniale,la semplicita visibilita ha un valore in se.Questa definizione, associata al fatto che la proposta legge si applicherebbe a pressoché qualunque sito si focalizzi su la pubblicazione o la diffusione di notizie di attualità, cronaca, economia, costume o politica si può tradurre, è una preoccupazione che salta agli occhi, in nuovi obblighi per qualsiasi sito il cui gestore tragga profitto di qualsiasi genere (non solo economico) dalla propria attività.Alla nota,piuttosto articolata, rimandiamo per altri particolari e note sulla legge. ReazionidalWeb attraverso dall'aggregatore liquida blog.
Questa nota è stata scritta per Animeclick
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