Friday, July 04, 2008

Non mi fido di Lady Oscar: il Moige sono io

La fonte è Animeclick:

http://animeclick.lycos.it/notizia.php?id=19467&preview=ok

Invio ad Gulp per conoscenza...

Da notare i commenti in Animeclick..

immetto una gran parte della nota qui sotto come Archivio..personalmente ho già commentato invocando la necessaria convocazione nell'ordine...

""della protezione del fanciullo, i carabinieri, qualche psicologo che accerti la sanità mentale della signora, un medico e qualche prete che accertino la presenza del "maligno" nella suddetta...""

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Lucrezia L. autrice televisiva in un suo articolo sulla rivista gratuita " Acqua e sapone" dall'eloquente titolo «Non mi fido di Lady Oscar. Guida ad un cartoon che non va bene per mio figlio».

delinea una breve disamina di alcune opere animate che considera "Inadatte" al pargolo - ai pargoli in genere - concentrandosi su alcune di esse ed in particolare su lady Oscar..serie da cui è terrorizzata...anche se riconosce che la serie non è per bambini, ma poggia le sue paure su basi quantomeno discutibili.


Data la lunghezza dell'articolo riportiamo soltanto le parti più significative:

«Chi non ricorda Lady Oscar? La maggior parte delle lettrici di questo giornale saprà canticchiare benissimo almeno il ritornello […].
Lady Oscar è parte del nostro passato almeno quanto il monclair e i Duan Duran, ma è anche un cartone estremamente longevo se ancora viene trasmesso e distribuito in dvd nelle edicole. Attenzione però a Lady Oscar. Io faccio parte di quelle mamme che, pur lavorando in televisione e quindi producendo tv spazzatura (anzi forse proprio per questo), prima di mostrare un cartone ai propri figli se li vede da sola, possibilmente anche tutta la serie. Non che pensi che la tv sia il demonio […], né una droga, ma sono convinta che possa far male e dare assuefazione. Questo meraviglioso sedativo ipnotico, questa economica babysitter […] è per me fonte continua di preoccupazioni e autocensure. Quindi niente power ranger né gormiti, mio figlio guarda Heidi, impazzisce per i Superman e gli Spiderman degli anni 70, si commuove davanti a Biancaneve del 1937 e Cenerentola del 1950.

E allora ho pensato: "sarà pronto per Lady Oscar?". Rivediamoci tutti i 40 episodi tratti dal manga di Ryoko Ikeda per vedere se passano la mia implacabile censura, il Moige sono io! Ne sono rimasta sorpresa. L'anime ha due anime: una per bambini e una per adulti. Ho infatti scoperto, rivedendolo, che Lady Oscar è un precursore del genere yuri. Yuri è un termine giapponese per indicare quei cartoni, manga o anime, che trattano il tema delle relazioni omosessuali tra donne o ragazze adolescenti. Oscar è infatti un travestito, non c'è dubbio.
È la storia di una bimba che […] viene costretta dal padre a ricevere un'educazione maschile e che infatti si crede un uomo fio ai 6 anni. Il/la protagonista ha un nome maschile, si veste da uomo, incarna quello che in Giappone è l'ideale bishonen, ovvero una canone di bellezza maschile molto effeminato […], spesso omosessuale. Questa figura nasce nel teatro kabuki dove sono gli attori uomini ad interpretare ruoli femminili. In Italia l'ambiguità sessuale di L.O. è smorzata dall'appellativo Lady, spesso tradotto in madamigella e dalla censura delle scene più ambigue. In Giappone invece […] viene chiamata colonnello, signore o semplicemente Oscar. Si capisce meglio quindi […] come […] la piccola Rosalie Lamorliere l'abbia prima presa per un uomo […]. La stessa Oscar ama di un amore tenero e assoluto […] Maria Antonietta, salvo poi scoprirsi eterosessuale […].

Intrigata da Lady Oscar e dall'autrice […], sono andata a vedermi un'altra serie tratta da una manga "Caro fratello" […]. In questo anime Nanako […] si innamora di Saint- Just, una compagna di scuola dall'animo tormentato e ribelle che fa ampio uso di psicofarmaci e tenta il suicidio. Saint-Just incarna anche lei l'ideale bishonen […]. Altre storie omosessuali […] sono tutte raccontate con naturalezza e, direi, andore. Questi temi e personaggi ricorrenti sono quindi cari all'autrice dei manga […].
Non farò vedere L.O. a mio figlio per il momento, e non per lo sfondo omosessuale del cartone che comunque ne costituisce l'elemento di maggiore fascinazione, ma perché ci sono scene violente, bimbi che vengono uccisi alle spalle, donne innocenti investite dalle carrozze dei ricchi, poveri ammazzati da u battaglione di soldati. È una cartone troppo ansiogeno per un lupetto come il mio e tra l'altro finisce anche male, con la morte dei protagonisti. Preferisco i cartoni come Superman dove il bene trionfa sempre e l'eroe è imbattibile. Mi fa piacere che nel mondo di mio figlio ci sia qualcuno in grado di sollevare con la sola forza delle braccia un aereo che sta precipitando a causa di pochi malvagi destinati alla sconfitta eterna. Mi dà una certa sicurezza. Per vedere le tristezze del mondo ci sarà tempo…».


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