Saturday, June 14, 2008

Autori italiani alla conquista del Giappone [ Morning]

Morning è una nota rivista settimale nipponica una fra le più popolari,edita da circa 26 anni,rivolta ad un pubblico maturo, e vanta di una tiratura di 500.000 copie ogni settimana - cifre nipponiche -
Ha publicato,solo come nota,"Vagabond", "Kami-no-shizuku",lo stesso Gon.

Organizza da alcuni anni un grande concorso aperto a tutto il mondo, a partire dagli Stati Uniti d'America, Italia, Francia, Germania, Spagna, Svezia, Taiwan, Corea del Sud, Thailandia fino ad arrivare alla Cina, etc., al fine di scoprire nuovi talenti.

Quest'anno anche diversi autori italiani hanno partecipato - sia singolarmente che a coppie - al concorso, per la notizia completa riferitevi a questa nota:

http://animeclick.lycos.it/notizia.php?id=18454&preview=ok

Lo Spazio Bianco,con un'iziativa encomiabile, ha pubblicato un'intervista collettiva a questi autori italiani - Adriano Barone, Simone Altimani, Andrea Iovinelli, Massimo Dall'Oglio, Salvatore Pascarella, Rosa La Rana, Mario Mazzo - Purtroppo Lo Spazio Bianco non ha potuto rintracciare Mario Mazzo.

L'intervista a cura di Ettore Gabrielli, Luigi Serra,è ben lunga e interessante,tratta sia dell'esperienza del concorso,sia delle attività degli autori,sia,più in generale,dei manga,italiani e non.

Un estratto ( chiarisco un punto estraggo la presentazione degli autori,è dovuto, ed una sola domanda,l'intervista è ben più corposa ed interessante.)

Potete leggerla per intero su Lo spazio bianco:

http://www.lospaziobianco.it/4751

Iniziamo con una vostra breve presentazione per i nostri lettori?

Adriano Barone

Nato a Rho (MI) il 09/07/76, attualmente lavoro come addetto alle comunicazioni. Al momento scrivere è un'attività che svolgo rinunciando al tempo libero (che non ho più), al sonno (di quello ne ho parecchio) e un po' anche alla salute (quella, fortunatamente non manca). All'URL www.adrianobarone.com ho un blog che aggiorno abbastanza frequentemente.


Simone Altimani: Mi chiamo Simone Altimani, nato a Magenta (MI) il 30 marzo 1988. Mi piacerebbe diventare disegnatore professionista, al momento mi limito a fare tesoro di esperienze come questa.


Salvatore Pascarella: Salve a tutti, sono Salvatore Pascarella, 20 anni, comune studente alla Facoltà d'Architettura di Napoli che nel tempo libero (ormai sempre maggiore rispetto a quello dedicato all'università) disegna fumetti, e che spera con tutto se stesso di non usare la futura Laurea ma appenderla come cimelio e guadagnarsi il pane disegnando manga per il resto della vita (ride).


Rosa La Rana: Salve! Mi chiamo Rosa La Rana (non è uno pseudonimo! ^^), ho 22 anni, vivo a Napoli e sono laureata in Architettura, Corso di Disegno Industriale per la Moda.

Andrea Iovinelli: Sono Andrea Iovinelli, sono nato nel 1974 e vivo a Roma. Al momento lavoro con due case editrici francesi, come sceneggiatore di due serie: Underskin (Les Humanoïdes Associés) e Vestiges (Clair de Lune). Poi ho scritto anche alcune storie brevi, tra cui un in uscita a giugno in un'antologia della collana Hanté, con l'editore Soleil, e in passato anche un numero di Lazarus Ledd.


Massimo Dall'Oglio: Ho 35 anni e vivo/lavoro nell'assolata città di Cagliari. Disegno fumetti professionalmente da circa 2 anni collaborando in Francia con les Humanoides Associes, per cui realizzo la serie Underskin scritta da Andrea Iovinelli e in Italia con Star Comics, disegnando Jonathan Steele.


Ho cominciato a disegnare fumetti nel 1993 dopo aver frequentato un corso di fumetto e per moltissimi anni ho fatto il visualizer per molte agenzie pubblicitarie fino a quando nel 2000 ho aperto un mio studio grafico che tuttora gestisco.

Non leggo moltissimi fumetti, faccio sempre una gran selezione prediligendo le storie di fantascienza.

I fumetti che riesco a leggere ricoprono un po' tutto il globo terraqueo dall'oriente all'occidente, non mi sveno per i "classici", mi piace la lettura in generale (soprattutto quella cyberpunk), la musica e pratico il kendo.

.........

Negli ultimi anni, le contaminazioni sono sempre più presenti, con una rilettura di certi stilemi in "salsa italiana". E' questo anche il vostro approccio, o preferite staccarvi dalla produzione nostrana?

Adriano Barone: Vedi sopra. Credo che esistano autori, non tendenze.

Ogni autore si lascia ispirare da ciò che trova interessante. Da QUALSIASI cosa, compresi appunto i fumetti creati in altre parti del mondo. Perciò, per un autore curioso, la "contaminazione" non è "una tendenza". E' un metodo.

Se un autore si ispirasse solo a quello che è stato fatto nel suo paese, personalmente lo riterrei un autore molto limitato.

Dubito anche che esista un qualsiasi autore che in maniera programmatica pensa "ora prendo questo elemento visivo e lo riciclo secondo canoni visivi italiani". E se esiste, dev'essere una persona tristissima.

Simone Altimani: Cosa significa "salsa italiana"? Non mi risulta che tutta la produzione italiana abbia un unico approccio verso il fumetto, la produzione italiana è fatta da tanti autori, tutti con un metodo ed un approccio al fumetto personale e diverso dagli altri.

Salvatore Pascarella: Fare dei discorsi "nazionalistici" per me non ha mai avuto molto senso. Esiste solo l'autore del fumetto e il suo modo di raccontare, che può essere determinato da tante e tante cose. Parlare di contaminazione italiana o giapponese quindi, può voler dire tutto e nulla. Ad ogni modo ben vengano le contaminazioni, ben venga un fumetto che si evolve sempre di più, e che cerca sempre nuove forme di espressione.

Rosa La Rana: Devo dire che ho sempre pensato semplicemente "Voglio raccontare questo nel modo più spontaneo possibile". Tutte le volte che ho creato una storia mi sono sempre posta come obiettivo quello di raccontarla nella maniera più consona possibile, seguendo l'istinto, senza basarmi su particolari regole, n'è di narrazione, n'è d'impaginazione.

Io amo disegnare e raccontare mostrando le immagini cosi come si materializzano nella mia mente. Insomma, di solito, le scene che mostro nei miei fumetti nascono sempre da "illuminazioni" improvvise! XD Per questo non penso né di volermi staccare dalla produzione nostrana, né altro. Mi basta raccontare al meglio ciò che sento! ^^
Andrea Iovinelli: Per chi come me è cresciuto leggendo ogni genere di fumetto, è impossibile distaccarsi da quello che un retaggio culturale indissolubile. Fa parte di me, e non potrei ignorarlo nemmeno se lo volessi.

Massimo Dall'Oglio: Sono Italiano non giapponese e nemmeno americano! Desidero raccontare storie in Italia e non ho come obiettivo primario una pubblicazione in Giappone soprattutto perché non credo di essere in grado di realizzare un manga giapponese. Vado con il mio stile dove ci sono possibilità di collaborazioni stimolanti, ecco perché ho partecipato al MIMC. Ho una tendenza grafica che s'ispira all'oriente ma la mia cultura, il mio mondo "visivo", la maniera di concepire il fumetto sono italiani; mi piacciono le contaminazioni e se il manga giapponese mi offre degli strumenti interessanti perché non provare ad usarli? Saranno poi il pubblico e a monte la lungimiranza del mio editor a confermare o smentire se quello strumento che ho scelto è vantaggioso nel raccontare una storia. Ci tengo molto a sottolineare che per me il disegno deve lavorare al 100% per la storia, se qualche strumento narrativo orientale limita o fa inceppare il racconto sono il primo a metterlo da parte......Il resto potete trovarlo su Lo Spazio Bianco.

http://www.lospaziobianco.it/4751

Nota realizzata per Animeclick

http://animeclick.lycos.it/

_________________________________________________________________
Sai che con Messenger guardi la TV con i tuoi amici?
http://www.messenger.it/messengertv.html

No comments: