Perché? Facile. Perché le fumetterie ordinano talmente poche copie dei loro prodotti che non conviene più usare il canale di vendita delle fumetterie. Poi c'è anche il discorso che le fumetterie non hanno sfruttato la possibilità del reso, offerto da Italycomics, e per terzo elemento una "guerra" che un distributore da fumetteria ha iniziato verso Italycomics.
Ma ecco cosa dice Paolo Accolti-Gil sul forum di Comicus, riflettendo sulla possibilità di questo passaggio alla vendita diretta:
«Ebbene sì, sto riflettendo sulla questione alla luce di quanto avvenuto nell'ultimo anno:
- abbiamo dovuto tagliare lo sconto al distributore per non alzare ulteriormente i prezzi visto il calo degli ordini.
- abbiamo offerto il reso per permettere di tenere copie sugli scaffali a rischio zero e invece hanno ridotto ulteriormente gli ordini.
- un distributore ha iniziato a farci la guerra e un secondo si è accodato alla decisione del primo.
Vedremo come va il FCBD, ovvero se ci saranno altre adesioni ora che è uscito il Mega, poi bisognerà decidere. Di continuare a foraggiare anelli di una catena non indispensabile mentre ci rimettiamo con loro e nel contempo piovono ordini diretti di chi non trova Angel in fumetteria non ho più tanta voglia.»
Che possiamo dire? Le fumetterie protestano e dicono che è facile gettare la colpa su di loro, ma i dati parlano chiaro. 200 copie ordinate di un albo sono ridicole. Soprattutto se magari (ipotesi mia) in un anno ne vendi altrettante alle varie manifestazioni, a lettori che "Cavolo! Ma è uscito? In fumetteria non l'ho trovato!".
E dico che sono ridicole perché quando anni fa la Italycomics annunciò l'accordo con la Boom! In tanti dissero "Bello!!!!! Sono fumetti fichissimi! Non vedo l'ora di leggerli!"
E in effetti alcuni dei fumetti Boom! sono di gran lunga superiori come qualità ai fumetti Marvel o DC Comics. Però l'Uomo Ragno vende circa 4800 copie in fumetteria, e 200 un titolo Boom!. Vi pare sensato? Vi pare equilibrato? Possibile che le fumetterie siano del tutto innocenti, e il discorso "sudditanza del nome" non le tocchi per niente?
Possibile che le fumetterie siano del tutto innocenti, e il discorso "sudditanza del nome" non le tocchi per niente? Possibile che un negoziante esperto (come si suppone dovrebbe essere uno che gestisce una fumetteria) non sia capace di trasmettere ai propri clienti la notizia che Irredimibile è STUPENDO, e che forse sarebbe il caso di provarlo? Ma certo che se io negoziante non prendo una copia in più di Irredimibile, difficilmente potrò dire "Guarda un po' questo. Fidati, merita!".
L'obiezione tipica è "I titoli Boom! non vendono, quindi non posso ordinarli. Io non faccio beneficenza. Sono un'impresa e devo guadagnare."
Perfetto.
La buona fede della prima parte di questa affermazione ("I titoli Boom! non vendono") l'avremo quando arriveranno gli ordini per fumetterie delle tre serie Boom! che la Panini Comics ha opzionato, ossia Soldier Zero, Starborn e Traveler, le tre serie "scritte" da Stan Lee. Vogliamo scommettere che gli ordini per questi volumi saranno nei parametri dei volumi 100% Cult/Marvel, ossia -attualmente- tra le 800 e le 2000 copie? Anche con solo 800 copie di prenotazione (credo più o meno come un volume 100% Cult Comics) si parla di QUATTRO VOLTE gli ordini di un prodotto Boom! della Italycomics.
E come sarebbe possibile che la Boom! non venda, e poi appena la pubblica la Panini vende? Significherebbe che in realtà le fumetterie non ordinano i prodotti, ma ordinano il nome dell'editore. E se non hai il nome giusto puoi pubblicare anche il fumetto più bello del mondo, ma sempre un pugno di ordini riceverai.
Allora io capisco i tipi della Italycomics, e trovo del tutto sensata la loro riflessione. Anche perché, alla fine dei discorsi, se tu non vuoi i miei prodotti sarò libero di trovare un altro modo per venderli sì o no?
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Voi che ne pensate ??
Domenico
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