Il composito sviluppato in Woody, rispetto al composito in carbonio, ha delle prestazioni meccaniche inferiori sia in termini di modulo di rigidezza che in termini di resistenza meccanica" dice Andrea Salomi, ingegnere dei materiali del CETMA."Però questo non pregiudica l'impiego in applicazioni meno nobili rispetto al carbonio. Dipende dall'utlizzo finale che se ne vuole fare"
Ai ricercatori le idee su possibili applicazioni non mancano. Attualmente stanno cercando nuovi utilizzi tramite uno studio di realtà virtuale in 3D.
I nuovi biocompositi possono essere usati per equipaggiare le automobili, per costruire pannelli o assemblare forniture e strumenti musicali. Il tutto a un prezzo competitivo. Almeno così sperano gli scienziati.
"Gli esperti sono ancora al lavoro per migliorare la qualità del composito naturale" dice Guy Simmonds, produttore del materiale. "In un anno essa raggiungerà il livello massimo. Il tutto a un prezzo non elevato. Il prodotto costerà il 20-25% in più di quello in plastica. Tradotto in cifre, significa un aumento di 30-40 centesimi di euro al kilo di compositi naturali".
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