Saturday, August 29, 2009

Videocracy - il Trailer

E' stato chiesto di diffondere il trailer di Videocracy,lo faccio ben volentieri,e ci stavo pensando da solo...



Riprendo la nota di questo video

Videocracy»
Ci sono voluti trentanni di fanciulle scosciate e giovanotti palestrati, di casa­linghe disperate e quiz miliona­ri, di reality irreali, di gossip e volgarità eretti a sistema. Un la­voro lungo e paziente, che alla fine però ha fatto centro: la tv in Italia ha preso il posto della democrazia. E la tesi di Video­cracy , il documentario che pro­mette di rendere davvero spe­ciale levento programmato per il 3 settembre al Lido dalle due sezioni autonome della Mostra del Cinema, la Settimana Inter­nazionale della Critica (SCI) e le Giornate degli Autori, che han­no scelto di concerto il film, ri­fiutato dalle sezioni ufficiali. Ot­tanta minuti di reportage spie­tato sullItalia berlusconiana, le sue mutazioni antropologiche e culturali, firmati da Erik Gan­dini, regista quarantenne origi­nario di Bergamo ma traslocato a 18 anni in Svezia.

«In una videocrazia la chiave del potere è limmagine - sostie­ne il cineasta - . In Italia solo un uomo ha dominato le immagi­ni per tre decenni. Prima ma­gnate della tv, poi Presidente, Silvio Berlusconi ha creato un binomio perfetto, caratterizza­to da politica e intrattenimento televisivo, influenzando come nessun altro il contenuto della tv commerciale nel Paese. I suoi canali televisivi, noti per leccessiva esposizione di ragaz­ze seminude, sono considerati da molti uno specchio dei suoi gusti e della sua personalità».

I recenti fatti di cronaca a lu­ci rosse confermano. In ogni ca­so Videocracy (prodotto dalla svedese Atmo con la danese Zentropa e poi distribuito dalla Fandango) non passerà inden­ne sugli schermi del Festival ve­neziano. «E un film destinato a far discutere», assicura France­sco Di Pace, direttore della SCI, ben contento di essersi assicu­rato, in sintonia con il Festival di Toronto che lo proietterà do­po lanteprima mondiale vene­ziana, la patata bollente che nessuno voleva. «Era stato pro­posto prima a Orizzonti, una delle sezioni ufficiali della Mo­stra, ma è stato scartato da Mar­co Müller e i suoi selezionatori - racconta Di Pace - . Così lab­biamo acchiappato noi. Comun­que la sia pensi è un film che andava mostrato. Perché de­nuncia il potere che la tv ha sul­la nostra società e sulla nostra cultura. Quel che produce nella gente, come ne condiziona i comportamenti». Un panora­ma inedito, per molti inspiegabi­le, che Gandini os­serva con lo sguar­do lontano ma partecipe dell ita­liano allestero. «Non è un film su Berlusconi ma sul­lItalia berlusco­niana », ribadisce lui, già autore di un documentario su Guantanamo.

In Videocracy il punto di osser­vazione è un al­tro: il back stage di unItalia osses­sionata dallesibi­zionismo sessua­le e senza più fre­ni morali. LItalia dei Lele Mora, dei Briatore, Corona, Ventura. Che com­paiono in scena insieme con i re­duci dei Grandi Fratelli, le veline e i tronisti, la tribù Costa Sme­ralda, smaniosa solo di appari­re, pronta a tutto per riuscirci. La tesi sostenuta da Moretti ne I l Caimano : «Berlusconi ha già vinto, ci ha cambiato la testa trentanni fa».

1 comment:

Fabio Pari said...

VIDEOCRACY - APPELLO A TUTTI I BLOGGER - Giornata di diffusione di massa

Come molti di voi ben sapranno, le televisioni si rifiutano di trasmettere il trailer del film Videocracy, ritenuto un'inammissibile critica al Governo.
Possiamo continuare a piangerci addosso per ore, rimuginare su quanto sia ingiusto l'utilizzo di una censura dal sapore dittatoriale, evocare un equilibrio democratico e un pluralismo informativo degno d'una nazione europea. Possiamo, ma sarebbe inutile e fine a se stesso.
Sapete meglio di me che i lettori dei blog (ed è un discorso che mantiene la sua valenza sia per blog "famosi" sia per quelli "meno famosi") sono per la stragrande maggioranza lettori di nicchia, persone che ricercano in consapevolezza fonti genuine d'informazione muovendosi da una base culturale abbastanza solida, e che per questo motivo le nostre lamentele troverebbero più applausi che echi.

Per tanto invito tutti i volenterosi a compiere qualcosa di simile a quello che è stato messo in atto il 14 Luglio dal blog "Diritto alla Rete".

Giovedì 3 Settembre tutti i blogger sono invitati a creare un post con il titolo "Videocracy - 4 Settembre" che abbia come testo un breve commento del blogger e il video del trailer, oltre che l'indicazione delle sale più vicine dove potersi recare per vedere il film.
(mi auguro che nei commenti a questo post si apra una discussione per decidere migliorie e valutare suggerimenti per il buon esito dell'iniziativa)

Intasiamo la rete, alziamo la voce.
Democrazia deriva dal greco e significa "Governo del Popolo", e quel popolo siamo noi.

Non dimentichiamolo mai.