Monday, May 02, 2011

Osama Bin Laden ucciso nella sua casa - fortezza!



Si può festeggiare la morte di un uomo, e di questo uomo, Osama Bin Laden, in particolare ?



Un mostro non era, ve ne sono stati, e ve ne sono, che hanno fatto ed ispirato cose ben peggiori di lui, uno era persino a Roma, ieri, era comunque un uomo. Ha fatto certamente delle azioni terribili insieme al suo degno compare, il dottor Al Zawairi, contro altri uomini, ora è davanti al giudizio divino. Lo tema.

Ora occupiamoci del futuro se è possibile e di dare la caccia a chi si arrogherà il diritto di succedergli già dalle prossime ore..

Una nota dal Blog di Vittorio Zucconi Tempo Reale

Osama Bin Laden è morto, ucciso in un’operazione lampo delle forze speciali americane nel cuore di una città pakistana, Abbottabad, dove era nascosto, imagesnon nelle grotte, nelle valli, negli accampamenti tribali come ci era stato raccontato, ma in un “compound” fortificato che aveva costruito per sè nel 2005. Comunicava con il resto del mondo con “corrieri” che portavano i suoi “pizzini”, come un boss mafioso latitante, senza telefoni, televisioni, radio o internet. Per le strade americane, negli stadi del baseball, davanti alla Casa Bianca, gli americani celebrano da ieri notte alle 11 e 30, ora della East Coast, la morte del nemico pubblico numero Uno, che da decenni, anche prima dell’11 settembre 2001, era ricercato “vivo o morto”. Hanno tremila e più buoni motivi per celebrare, tanti quanti i morti dell’ 11 settembre, ma ora la domanda diventa: come reagirà il mondo arabo e mussulmano? E’ stato ucciso, ai loro occhi, un martire della fede o, come ai nostri occhi, un fanatico criminale? Ho il forte sospetto che il terrorismo non finirà con lui. I suoi resti saranno mostrati al mondo, o il fatto che sia stato colpito alla testa nello scontro a fuoco, renderà impossibile farlo vedere? Quali esplosioni di dietrologia, o appelli alla vendetta, sgorgheranno da questa morte? Uccidere una persona è molto più facile che uccidere un’idea, per sciagurata che essa sia.

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