Thursday, April 02, 2009

Nuovo botta e risposta di Cap baricco (K Boys) su G preziosi

Capitan Barikko (Kappa Boy) risponde sulla GP publishing


Nonethousand ci segnala questa nota da Mangaforever

un nuovo botta e risposta di Baricordi sulle
edizioni della Giochi Preziosi...

http://www.mangaforever.net/index.php?ind=reviews&op=entry_view&iden=609

D: Volevo sapere che edizioni farete per i vostri manga, punterete ad
edizioni di qualità come già fanno molti editori nel mercato italiano
(sovraccopertina, carta discreta, buona rilegatura, stampa di qualità
ecc...) o seguirete la linea che adottavate in passato con la Star?
Qualità delle edizioni bassina per contenere il prezzo?

R: L'idea di base sarebbe proprio quella di riproporre la qualità dei
volumi originali, carta, rilegatura, stampa e sovracopertina compresa.
Cercando inoltre di contenere il prezzo. A seconda del canale
distributivo principale che sarà individuato per ogni titolo, la
tipologia di edizione cambierà. Ci saranno sicuramente albi economici
per le edicole, ma anche volumi di lusso per le librerie, e… cose un
po' diverse dal solito (di cui parleremo più avanti) per gli altri
canali distributivi.
Tanto per dare un'idea di quel che faremo con GP Publishing, le
primissime pubblicazioni vedranno tipologie (sia per target che per
tipo di edizione e formato) che si trovano ai lati estremi dello
'spettro editoriale': tutto il resto si troverà proprio all'interno di
questo immenso arco che si verrà a creare fin dalle prime
pubblicazioni. Insomma, piantiamo i piloni principali sui due lati del
fiume, e andremo a costruirci il ponte in mezzo, un titolo alla volta.
Perciò, immagino che resterai sicuramente soddisfatto dalle edizioni
pregiate, a cui dedicheremo una grossa fetta del nostro parco-testate
fin dall'inizio, ma non ci dimenticheremo certo il pubblico delle
edicole (…e degli altri canali distributivi…) che non ha mai letto
manga, e a cui vogliamo presentare un prodotto appetibile e alla
portata delle tasche di chiunque. Altrimenti, il progetto di andare a
stanare nuovi (inconsapevoli?) lettori di manga fallirebbe fin
dall'inizio, e noi non vogliamo questo, nevvero?


D: Il timore che molti lettori hanno quando un nuovo editore si
affaccia nel mercato è ma come si comporteranno nell'ipotesi che una
serie non vada bene? Alla Star vi abbiamo sempre apprezzato per la
politica del non troncare niente! Farete lo stesso anche alla GP?

R: Formula vincente non si cambia: per venti anni abbiamo seguito una
linea di pensiero, perciò abbiamo tutte le intenzioni di andare avanti
nella stessa direzione. Se dovesse rendersi necessario, porteremo a
termine comunque l'eventuale serie che dovesse trovarsi in difficoltà,
eventualmente diradandone le uscite, spostandola dall'edicola alla
libreria, ma soprattutto ripromuovendola in continuazione in modo da
farla conoscere a più nuovi lettori possibile, e stimolando la
curiosità di chi eventualmente si era momentaneamente distratto al
momento del lancio. Interrompere una serie è una cosa tremenda che non
si deve mai fare, e bisogna sempre trovare una soluzione. E' un dovere
nei confronti dell'autore, del relativo editore giapponese, dei
lettori italiani, e – diciamocela tutta – anche un po' nei confronti
di noi stessi, dato che prima di essere "operatori del settore", siamo
lettori e appassionati. E finire per essere arrabbiati con sé stessi
sarebbe proprio da schizofrenici. Comunque, eviterei di mettere le
mani avanti su questo argomento: il nostro obiettivo è quello di fare
un buon lavoro assennato e programmatico, passo dopo passo, e a lunga
scadenza. E in più torneremo a divertirci come agli albori dell'arrivo
del manga in Italia.


D: Tutti hanno sempre asserito che il mercato dei fumetti è in crisi.
Come mai nel giro di due anni, sono entrati due colossi in gioco (con
tanto di crisi economica globale mondiale, e quella c'è...), e gli
editori di varia stanno pubblicando sempre più fumetti, senza
considerare i tanti allegati "fumettosi" attualmente in edicola?

R: Per tante ragioni che posso solo immaginare.
Innanzi tutto, i fumetti allegati ai periodici vendono bene a
prescindere dalla popolarità del personaggio presentato. Questo perché
il lettore di quotidiani e riviste nella maggior parte dei casi non
legge fumetti, e quindi si lascia guidare nella scelta dal proprio
giornale di fiducia. Lo stesso volume a fumetti che viene venduto in
allegato a un quotidiano non raggiunge mai lo stesso livello di
vendite se appare nella zona 'fumettistica' dell'edicola. Inutile
diventare pazzi per capirne le ragioni: è così, punto e basta. Quel
tipo di lettore frequenta le edicole per altri motivi, che non sono i
fumetti.
Va fatto un discorso a parte per gli editori che si occupano delle
librerie di varia, ovvero un mercato di gran lunga diverso da quello
delle fumetterie. In varia, nella stragrande maggioranzaa dei casi,
quello che funziona non è il seriale, ma il volume pregiato,
possibilmente autoconclusivo. Al massimo la miniserie, ma siamo già in
una zona limite. Lo spazio dedicato ai fumetti nelle librerie di varia
è ancora minimo, nonostante sia in crescita, e il fatto stesso che i
fumetti si trovino addossati gli uni agli altri (invece di essere
inseriti in mezzo ai 'normali' libri, magari suddivisi per editore,
autore o genere) la dice lunga sul fatto che il fumetto si trovi tutto
sommato ancora in un ghetto.
Ma è solo una cattiva abitudine, e ne usciremo, non vi preoccupate. La
gente sta iniziando a capire. Le nuove generazioni sanno molto bene
che il fumetto è un 'mezzo', non un 'genere', e poco alla volta anche
qui da noi, nella nostra disastrata Italia a rischio di analfabetismo,
arriveremo a mettere fianco a fianco Osamu Tezuka e Italo Calvino.
Il fatto che due colossi siano scesi in campo nel mondo del fumetto
significa solo una cosa, l'acqua c'è, e la papera può galleggiare.
L'importante è fare in modo che ci sia sempre più acqua, in modo da
far galleggiare molte più papere, se mi permettete l'arzigogolo
idro-ornitologico.


D: Capitano fino ad ora ci hai parlato delle pubblicazioni orientali,
ma nella GP Publishing ci sarà spazio anche per fumetti italiani,
americani e del resto del mondo?

R: L'obiettivo sarebbe proprio quello. Ma almeno per il momento, i
vostri Kappa Nonnetti di quartiere si dedicheranno al Giappone, come
hanno sempre fatto negli ultimi vent'anni. Comunque, a differenza di
quello che si pensa, GP Publishing è già da tempo attiva sul fronte
del fumetto, anche se il target finora è stato quello più giovane in
assoluto, e pertanto in quella zona dell'edicola in cui il lettore di
fumetti maggiorenne bazzica poco. Basti pensare che quello dei Gormiti
è uno dei fumetti più venduti sul suolo italiano (le cui vendite
superano di decine di volte quelle di qualsiasi manga, tanto per
rendere l'idea delle proporzioni), e che grazie a questo nuove
generazioni di lettori stanno nascendo proprio ora: generazioni che
fra qualche anno vorranno leggere sicuramente altri fumetti, magari
scegliendo anno per anno quelli più adatti alla propria età. Un po'
come l'attuale generazione di lettori di romanzi è 'nata' iniziando a
seguire anni addietro Harry Potter. O come Dylan Dog negli Anni
Ottanta e Dragon Ball nei Novanta, che hanno generato schiere di
lettori che tutt'ora in larga parte continuano a seguire il fumetto di
ogni nazionalità e – soprattutto – di ogni genere.


D: Che fine farà la Kappa Edizioni ? Continuerà indipendentemente o
quei titoli finiranno sotto Giochi Preziosi ?

R: Kappa Edizioni non farà nessuna fine (dice il Capitano,
strizzandosi gli zebedèi e facendo una serie di gestacci di scongiuro
verso i quattro punti cardinali).
C'è un equivoco da sempre, che andrebbe chiarito una volta per tutte:
Kappa e Kappa Edizioni sono due ditte (non la stessa, come pensano
ancora molti) e si occupano di cose differenti, nonostante la sede in
cui operano sia la stessa.
Chiariamo meglio.
Kappa è un service editoriale completamente indipendente che opera fin
dagli Anni Novanta principalmente nel campo dell'editoria manga, ma
che si è occupato di una marea di altri progetti pubblicitari per
svariati editori, e il cui cliente principale è stato per circa
diciotto anni Edizioni Star Comics (a partire dal 1992), a cui oggi
subentra integralmente GP Publishing.
Kappa Edizioni è invece una vera e propria casa editrice (nata qualche
tempo dopo rispetto al service) il cui principale obiettivo è stato
fin dall'inizio quello di ridare vita a una produzione di fumetto
italiano non necessariamente di avventura (la linea "Mondo Naif" è ben
nota a tutti fin dagli anni Novanta), e di rilanciare i fumetti di
ogni nazione cercando di farli apparire nelle librerie di varia tra
romanzi e saggi, cercando di far capire – come dicevo poco fa – che il
fumetto è un mezzo e non un genere. E, soprattutto, di portare autori
che altrimenti molto difficilmente avrebbero raggiunto il suolo
italiano (pesando solo ai giapponesi, abbiamo lanciato per esempio
Ebine Yamaji e Inio Asano). Tutti questi obiettivi sono stati
raggiunti sul finire del secolo scorso (…anche se detta così suona
strana…), e ci riteniamo molto soddisfatti di questo.
La cosa curiosa, poi, è che molti continuano a pensare a Kappa
Edizioni come a una casa editrice di manga, cosa che è vera solo in
minima parte: il nostro catalogo è di provenienza solo per un quarto,
e in quel quarto sono inclusi anche saggi, manuali, enciclopedie,
corsi di fumetto e di lingua, e romanzi.
Ma Kappa Edizioni si occupa anche di molto altro, dalla consulenza per
la creazione del palinsesto di canali satellitari (come il neonato
DeaKids Channel), alla lavorazione di su commissione di progetti
editoriali italiani (fra cui i recentissimi "Dragonix" e "Huntik")
alla consulenza per eventi legati ad anime e manga (come "One Piece"
della scorsa Lucca Comics & Games, fianco a fianco con Backstage e
Toei), per la collaborazione a serie a cartoni animati di produzione
iternazionale (vedi "Beast Keeper"), e per l'organizzazione di eventi
editoriali fra diverse aziende (come avvenuto per "The Spirit").
E questa è solo la punta dell'iceberg. Molto altro sta bollendo in pentola.
Dunque, mentre Kappa si dedicherà anima e corpo a GP Publishing, Kappa
Edizioni continuerà la sua avventura sull'altro fronte, concentrata su
un pubblico volutamente e decisamente diverso da quello dei suoi
partner editoriali, come ha sempre fatto. Non ultimo, continuerà nella
sua missione primaria, ovvero quella di lanciare nuovi autori
italiani, specie con la collana "Nuovi Naif", operazione che da anni
sta portando il fumetto nostrano in tutto il mondo: ormai le edizioni
straniere dei titoli italiani di Kappa Edizioni non si contano più, e
dunque, sotto a chi tocca.
Restate di vedetta e col cannocchiale a portata di mano, perché tra
poco inizieremo ad annunciare qua e là i progetti editoriali GP
Publishing: non vorrete farvi cogliere impreparati al vostro rientro
dalle vacanze estive, vero?

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