Wednesday, August 01, 2007

P2P: l'ora del cambiamento per gli USA?

Stà giungendo l'ora di un grande cambiamento nella politica sul P2P delle
grandi compagnie di mass media USA [ e quindi mondiali] nella politica sul
P2P ??

Sembra presupporlo questo


http://punto-informatico.it/p.aspx?id=2050081

articolo di Punto Informatico sulla crisi della politica della famigerata
RIAA che sembra inizi a comprendere di aver sbagliato a comprendere di aver
puntato tutta la sua strategia su una mera campagna basata su cause legale
contro qualsiasi forma di P2P di qualunque tipo...si sono fatte cause legali
persino nel caso di pochi Mp 3 scaricati da studenti oppure da ragazzini dal
Pc di casa...[ contro i genitori ovviamente] ed non solo contro gruppi di
criminali organizzati ....confondendo volutamente le acque ed equiparando le
attività volte ad ottenere guadagni ad quelle che non sono volte ad ottenere
guadagni.

Un'azione che ha vuto i suoi riflessi in tutto il mondo..influenzando
l'azione politica di decine di governi spinti ad adottare politiche
meramente repressive riguardo al P2P.


Ad aprire gli occhi sembra sia stato il caso del Simpson Movie..campione
assoluto di incassi malgrado sia stato precocemente piratato....ed anche le
analisi che stanno circolando fra le grandi Major sui reali effetti del P2P
sulle vendite dei beni da loro prodotti[ dai DVD ai File musicali ]

Il P2P sulla base di queste analisi,[che piacerebbe però maggiormente
diffuse,P.I. le cita soltanto ...affermando che sono coperte da segreto e
circolano fra i vertici ] in se e per se non è,non si può considerare, il
Male ma,come stanno dimostrando le analisi un sistema di scambio dei file
fra i consumatori che permette ai consumatori di poter vedere,in
anteprima,i contenuti delle opere e poi scegliere cosa
acquistare....scegliere fra il grano e la pula...

....Certamente le grandi società di mass media possono avere dei danni dal
loro punto di vista dal P2P non regolamentato,rectius illegale,ma .la via
per contrastare il P2P illegale appare sempre più spesso non la causa ma
forme di P2P legale che consentano ai consumatori anteprime delle opere
medesime..magari di miglior qualità...utilizzando quegli stessi
sistemi,e-Mule..bi torrent...ed circuiti...che la RIAA vorrebbe
distruggere...

Non si tratta,fà notare Punto informatico di uno scenario del futuro ma di
una realtà dell'oggi...d'altra parte oltre al caso di Pirate Bay citato
possiamo aggiungere che nella nostra esperienza diversi gruppi italiani,es
la stesssa Shinvision hanno messo su You Tube dei video da loro
doppiaggi...la Rai ha un proprio canale all'interno di You Tube italia...


E' probabile che l'articolo di P.I. sia un pò troppo ottimista...mi scusi
l'articolista...ma certamente occorre che si apra un vero dibattito
culturale e sociale intorno a questo tema...che non sia basato solo sul
principio imposto dalla RIAA...voi siete il MALE e noi Siamo la Cura...anche
perchè come si è visto,[questo non è un segreto per nessuno]..la cura,ed
lasciamo perdere ogni discorso sulla sua efficacia oggi, in ogni caso
comporta,comunque, un costo altissimo per la società ed gli
individui...soluzioni come questa nelle quali abbiamo migliore composizione
di interessi sociali ed interessi individuali potrebbero essere realmente
una via per il futuro.

E' indubbio infine che tutto questo comporta una trasformazione
culturale...da parte sia degli utenti finali che delle società di mass
media....

Domenico

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