Wednesday, April 25, 2007

Napolicomicon non si sposta...

....ed forse davvero si doveva andar ad vedere non una ma 4 campane!! perchè
mentre la rabbia scorreva via nel mio animo molto gentilmente Davide mi
faceva notare una lettera ( pubblicata proprio da Davide sul forum di
papersera...

http://www.papersera.net/cgi-bin/yabb/YaBB.cgi?num=1177284340/0

che proprio Caludio Curcio ha spedito ad un quotidiano,in relazione ad
un'intervista da cui sembrerebbe sia scaturito l'intero "affaire" della "
fuga"del napolicomicon da Napoli...

Una lettera che deve essere letta con la lunga intervista che è stata
rilasciata a Comicus,

http://www.comicus.it/view.php?section=interviste&id=122


Nell'intervista,come nella lettera,che vi accludo,Curcio chiarisce e
ridimensiona i termini della situazione ...l'organizzazione del
Napolicomicon e Curcio in particolare smentiscono di voler abbandonare
Napoli per contrasti con questa o quella istituzione...come invece sarebbe
sembato da quell'intervista al corriere del mezzogiorno,citata e da cui
appunto è nato l'affaire....i cui termini ci sono ricordati da af news

http://www.afnews.info/public/afnews/viewnews.pl?newsid1177420524,70525,.htm


Curcio nella intervista e nella lettera riafferma la sua volontà da
napoletano di voler rimanere a Napoli,ovviamente a condizioni precise,e
tutto si ridimensiona in quello che doveva essere fin dall'inizio...uno
scontro fra l'organizzazione di una manifestazione che sente di poter nei
prossimi anni crescere,diventare un punto di riferimento e di aggregazione
per il sud d'italia,ed la necessità che questa crescita sia accompagnata
dall'impegno dele istituzioni,- sia politiche che culturali - e dei privati
se possibile...

e seriamo che le istituzioni politiche,culturali,comprendano,questo che,in
fondo è un appello...un vero appello..come alla fin fine,nel mio
cuore,dietro la mia disperata nota - che conosco bene l'importanza del
Napolicomicon di una manifestazione che fà da traino ad tante piccole
realtà,un faro,una chioccia,un'albero che può aiutare mille altre piccole
altre manifestazioni a crescere e moltiplicarsi ...

La lettera è qui sotto,un pò lunghetta...
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Gentile Direttore,

le scrivo in merito all'articolo pubblicato sul suo quotidiano venerdì 20, e
che ha dato luogo alla replica dell'Assessore Valente pubblicata domenica
scorsa. Sono per mia natura poco incline ad espormi a parole o con
comunicati, preferendo lavorare e permettere ai fatti di parlare per me:
spero che il successo di Napoli COMICON, la manifestazione da me diretta, ne
sia la prova, ma mi auguro vorrà pubblicare queste mie righe.

Mi preme molto sottolineare il significato delle mie parole, espresse
giovedì scorso durante la conferenza stampa di presentazione della nona
edizione di COMICON: il mio non era uno sfogo contro l'assenza delle
istituzioni (né ho lanciato strali, o tanto meno "magli perforanti"), e non
vorrei assolutamente che passassero per il solito lamento dell'organizzatore
che non riceve i contributi promessi (ed anche quando…). Il mio era un atto
d'accusa verso la città ed il suo sistema (senza virgolette) che non
permette di lavorare, produrre, vivere 'come si deve', a nessun livello.

Mi sono lamentato, certo, delle difficoltà, e l'ho fatto anche nei confronti
delle Istituzioni, e per questo motivo l'Assessore Valente si è sentita in
dovere di confermare pubblicamente il suo sostegno, cosa della quale la
ringrazio, ma della quale non avevo mai dubitato. Il problema resta un
altro, ed è contenuto nelle pieghe delle sue frasi: quando una città
importante come la nostra deve lavorare con bilanci non ancora approvati ad
aprile, in che modo può produrre qualsiasi tipo di serio progetto?
Purtroppo, sul piano pratico, troppe volte abbiamo visto tagliare i nostri
contributi, una volta che i famosi bilanci venivano approvati, dopo la
manifestazione. E ancora, laddove un contributo venga concesso, ma dopo
oltre due anni non venga erogato, quali sono le prospettive di crescita per
un evento complesso e articolato come il nostro? Quindi, si deve parlare di
problemi con le Istituzioni, o con tutto un sistema, che a Napoli, e solo a
Napoli (è questo 'il' punto grave), non permette di lavorare in maniera
professionale, ma solo nell'urgenza e nell'approssimazione
dell'organizzazione estemporanea di eventi usa-e-getta?

E mi sento anche a disagio nel mettere sul piatto i problemi di un evento
culturale, quando la nostra è una città che accetta passivamente i morti
ammazzati per le strade, non importa in quale quartiere, si scrolla le
spalle e va avanti nelle sue piccole battaglie quotidiane: quella per un
posto auto, quella per la richiesta di una carta bollata, per la
prenotazione di una visita medica, per l'iscrizione all'asilo nido, e tutte
quelle piccole vessazioni che i napoletani sono costretti a subire nella
vita di tutti i giorni. Ecco, io non chiedo più soldi per la nostra
manifestazione, chiedo che si provi a risolvere questi problemi, per poterne
beneficiare in quanto cittadino, in primis, e in quanto operatore culturale,
di conseguenza. Risulta chiaro che, nel secondo caso, devo fare i miei conti
e se vedo che il nostro lavoro è valutato un decimo rispetto ad altre
iniziative, posso anche prendere le mie decisioni, che possono anche voler
dire valutare la disponibilità di altre sedi per il Salone Internazionale
del Fumetto e dell'Animazione.

Quello che vorrei fosse chiaro è che il mio è solo lo sfogo di un Napoletano
che ama la sua Città, profondamente, ma che pensa di averle dedicato tanto,
troppo, e che suo malgrado, si trova di fronte alla necessità di fare una
scelta, che per quanto dolorosa possa essere – stando così le cose – è
l'unica che possa permettere che tutto il lavoro svolto in quasi dieci anni
non svanisca nel nulla (e non mi si potrà dire di aver mollato subito!).

Non aggiungo altro, non soltanto per smorzare qualsiasi tipo di inutile
polemica, ma soprattutto perché sono già arrivati i primi ospiti, perché il
programma COMIC(ON) OFF, che fa da corollario ai tre giorni a Castel
Sant'Elmo, è partito con i primi appuntamenti in città e io voglio solo che
questa settimana scorra via come una festa per Napoli, nostro principale
obiettivo.

Per concludere, invito ufficialmente l'Assessore Valente (ma anche
l'Assessore Oddati, che pure ha dimostrato il suo sostegno per la nostra
manifestazione, in passato e ancora quest'anno), a venire a Napoli COMICON,
per essere vicino anche "fisicamente" al nostro staff, per verificare di
persona come spendiamo i contributi pubblici che ci vengono accordati, e
perché no, a passare qualche momento di spensieratezza tra un problema da
risolvere e un carico di lavoro pesante, che il suo ruolo le impone, in
mezzo alle "nuvolette" e ai personaggi che sono sicuramente cari anche a
lei.


Cordialmente
Claudio Curcio

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