
Penso sia inutile.
Penso sia più utile, parlare di quel che è Kobane oggi, indipendentemente da questo attacco, feroce e con scopi puramente intimidatori, militarmente insensato, un puro atto di fede dei seguaci della morte e del martirio in nome del dio dorato che tanto bramano. Resta comunque che tutti gli edici di Kobane sono danneggiati, restano comunque le ferite psicologiche, resta comunque la necessità che Kobane, città liberata e libera che saprà difendere la sua libertà, venga aiutata a rinascere.


Riaprendo il confine turco, che per ora pare si apra solo per i nostri buoni amici dell'Isis. AIutando la ricostruzione della città, ricostruzione fisica, morale, materiale. Ponendo, definitivamente termine, alla minaccia dell'Isis.
Il video reportage è stato realizzato da Fabio Butera e Angela Nittoli nella prima settimana di giugno. Pubblicato originariamente sulle pagine di Repubblica Tv.
Un ringraziamento agli autori delle foto.
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