Friday, October 11, 2013

Il destino dell'Apollo di Gaza city

Nel mare prospicente a Gaza City è venuto alla luce uno di quei tesori archeologici che noi italiani ben dovremmo conoscere, un pescatore, Mounir, nella spiaggia antistante Deir al-Balah, cittadina circa a metà della Striscia, mettendo in mare le sue reti ha recuperato una statua di Apollo a grandezza naturale, tanto brillante era il bronzo che raccontano le cronache, al pescatore è sembrata d'oro. Portato a casa il suo tesoro con l'aiuto dei suoi figli - di chi sono i beni che il mare getta sulla riva ? - ne ha tagliato un dito per cercare di capire se fosse vero oro o meno...
Apollo di Gaza City
Non d'oro si tratta ma di uno splendido bronzo - una delle tante statue perse nei naufragi dei trasporti dalla Grecia a Roma od altre città imperiali - dal valore archelogico immenso
...Le spie di Hamas - filiale armatissima dei Fratelli Musulmani - sempre attente a cogliere movimenti particolari, informazioni su eventi strani che possano tornar utili, hanno scoperto facilmente i maneggi del pescatore e della sua famiglia e la statua è stata "recuperata" dal noto gruppo che controlla da alcuni anni la Striscia, e che ora si trova ad un bivio, letteralmente...
Inizialmente qualcuno intendeva addirittura distruggere la statua, in nome dell'aderenza assoluta ai precetti del Corano, che vietano la riproduzione della figura umana nell'arte, accettando solo elementi floreali e decorativi nella pittura ( e poi ohibò Apollo è pure nudo! ) altri vorrebbero venderla nel mercato nero, magari via Libano, e mettere i soldi nelle casse oramai disastrate di Hamas oramai alle strette. Incapace di governare la striscia, incapace di venire a patti con una storia che la stà superando e con un solo grande alleato.
L’Apollo stimato sui 20-40milioni di dollari sembra già essere stato puntato da un importante museo americano. «Se esce dalla Striscia non la prendiamo più, perchè la Palestina non è ancora uno stato e non siamo ammessi nell’Interpol: anche se scoprissimo nelle mani di chi andrà non potremmo mai riaverla indietro» afferma su Repubblica, Hamdan Taha viceministro per la Cultura e le Antichità dell’autorità nazionale palestinese. È importante quindi farlo conoscere alla gente per far sapere al mondo delle sue origini e di come la Striscia di Gaza sia un «eldorado per gli archeologi».
Sotto le sabbie di Gaza ci sono cinquemila anni di storia incredibile ma la guerra, l'incapacità degli uomini di affrontare le proprie follie, il miglior alleato di Hamas è certamente il novello Re Davide, "Bibi" Netanyahu, anche lui uomo che vive in un'altra era, impediscono di goderne.. Altre note sulle pagine di Repubblica

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