Saturday, March 30, 2013

Enzo Jannacci: il ricordo di Assante



Ieri sera mentre passava il roll dell'annuncio della morte di Jannacci, troppo facile definirlo il "medico poeta", fra me non ho potuto dire altro che me l'aspettavo.

..L'anno scorso vedendo il bel programma omaggio che gli aveva dedicato Fabio Fazio avevo notato un'eccessiva sollecitudine da parte di tutti nei suoi confronti, davvero eccessiva.

Non dirò di essere un suo grande fan, un'ammiratore, lo ascoltavo volentieri, davvero sapeva dare corpo, realtà alle emozioni delle persone che lo ascoltavano.

Classe 1935, studi liceali ( classico) esordisce davvero molto presto nel mondo della musica, dopo il liceo classico, è in questi anni che conosce Giorgio Gaber, iscritto al Conservatorio ed all'Università si diploma pianoforte, armonia e direzione d'orchestra ed al contempo si laurea in medicina - specializzato in cardiochirurgia - mentre inizia i suoi primi passi nel mondo jazz suonando accanto a grandi quali Chet Baker mentre di giorno lavora in ambulatorio.

Proprio come Vecchioni che ha sempre accompagnato l'insegnamento alla musica e Paoòo Conte che ha alternat la professione di avvocato a quella di cantante Jazz, Iannacci ha accompagnato alla musica la sua attività di medico, questo forse ne avrà limitato l'affermazione ma probabilmente nessuno di loro conosceva altro modo di essere artisti ed uomini.


Innamorato del rock 'n' roll Iannacci ha suonato per suonare con Tenco e Celentano. Con Gaber formerà "I due Corsari", con cui pubblica per la Ricordi. Il sodalizio con Gaber rimarrà fortissimo per tutta la loro vita comune.

La svolta vera arriverà attraverso l'incontro con Dario Fò che lo prenderà con se nello spettacolo "22 Canzoni."
Negli anni sessanta con il classico "Vengo anch'io no tu no", ed le collaborazioni con Cochi e Renato, sue sono la famosa  «Canzone Intelligente», sigla del varietà tv della domenica, «Il poeta e il contadino» e «E la vita la vita», sigla di una «Canzonissima». e le canzoni scritte con Dario Fò ( Ho visto un re e la stranota Veronica).inizia il suo periodo più importante Con un'importante tournèè  firma numerose collaborazioni fra cui da ricordare quella con Bruno Lauzi e Paolo Conte. Della meta degli anni settanta è la sua citatissima "Quelli che..." diventato oggi un vero e proprio Format.

 Le canzoni di Iannacci, ironiche e struggenti, parlano degli ultimi, di Vincenzina davanti alal fabbrica, riuscendo a trasformare, trasfigurare personaggi come l'Armando,o la fin troppo disponibile Veronica.

E Ultimo, in un certo qual senso, era anche il campione Bartali, l'eroe di un'italia antica uscita da una strana guerra sconfitta e vinta ma capace di prendere il coraggio a due mani..

. Dopo un periodo di appannamento Il dottor Jannacci, tornerà con la cooperazione con Paolo Rossi ( preceduta dalla bella ma poco ricordata cooperazione con Ute Lemper con "Guarda la fotografia", presentata anche a Sanremo nel1991 ) La verve di Paolo Rossi nel Sanremo di tre anni dopo lo porta al successo con "I soliti accordi". 


 Un re, no diciamo un Principe, è morto, e spiace dire che non ne abbiamo di ricambio. Buon viaggio

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