Sunday, September 23, 2007

P2P: Mediadefender le Major da cacciatrici a prede

Alcuni giorni or sono Punto informatico ma anche una serie di altre fonti
avevano evidenziato una notizia che era una via di mezzo fra una curiosità
ed una follia..visti i contenuti...

Un file con settecento Megabyte di lettere ad uso interno degli operatori
che lavorano per MediaDefender( uno dei bracci della famosa RRIIA
organizzazione famosa per la sua guerra mondiale al P2P ) era stato reso
pubblico sulla rete...ed questa pubblicazione aveva confermato,in modo
definitivo, quanto da tempo si sospettava da parte di molti operatori
indipendenti della rete..

.Le mail riguardavano non solo i commenti degli operatori ma anche le loro
operazioni le loro strategie d'attacco contro i vari server,il comportamento
tenuto sulla rete,gli indirizzi IP,le soluzioni utilizzate per andare a
caccia di chi condivide i file...tutti gli "attrezzi del mestiere" per così
dire dei gruppi di lavoro di Media Mefender utilizzati da gennaio a
settembre 2007 e da quel che si leggeva su Puno informatico le sorprese non
sarebbero finite..( tante mail non si legggevano in un paio di giorni...

Sul caso Mediadefender potete leggere anche questa nota in inglese..ci sono
alcune Mail.


http://torrentfreak.com/mediadefender-emails-leaked-070915/

Ma evidentemente una settimana o poco più è stata sufficiente agli avvocati
di Pirate Bay - noto gruppo P2P - per rendersi conto che nelle mail rese
pubbliche questa volta c'era la chiave per qualcos'altro ...la possibilità
di passare al contrattacco di far diventare le prede dei Cacciatori..ed i
Cacciatori delle prede...accusando le Major di aver utilizzato i "Cracker"
così Pirate Bay definisce gli operatori di Media Defender per assalire i
propri server e danneggiarli.

Riporto una parte della nota di oggi Punto Informatico

http://punto-informatico.it/p.aspx?i=2071398


Scrive " brokep" sul blog Grazie alla pubblicazione non autorizzata delle
mail da parte di MediaDefender.Defenders (la crew che ha pubblicato le email
dell'azienda, ndr.) ora abbiamo la prova di cose che stiamo sospettando da
lungo tempo; le grandi etichette del disco e del cinema stanno pagando
cracker professionisti, sabotatori e ddosers per distruggere i nostri
tracker".


""Una scorsa al database di mail ha permesso alla crew della Baia di
individuare agilmente le società al cui soldo agiscono i cracker mercenari,
società che ha una succursale svedese che può venir chiamata direttamente in
causa nella questione""

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E' un'azione certamente clamorosa ma d'altra parte inevitabile a causa del
tipo di azione da anni condotta dalla RIIAA che pur partendo da un corretto
principio,la tutela del copiryght chi vuole contestarla, mai ha pensato a
distinguere i comportamenti dei singoli,che in genere non operano per fine
di lucro, dai comportamenti delle organizzazioni criminali..che usano ben
altro che il noto quadrupede od i torrent per le loro operazioni,e che
procurano certamente danni all'intera società!..ed ha colpito usando la
sferza in ogni direzione senza voler distinguere fra i comportamenti delle
persone....usando come principio uno notizzimo: colpirne uno per educarne
cento.

Non ha funzionato. Non ha mai funzionato in nessuna epoca della
storia.Mentre è sempre,eternamente vero,che i mezzi corrompono i fini.


Domenico.

Fonte Animeclick.

http://animeclick.lycos.it/index.php

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