- la necessità di inquadrare questa crisi nella più generale crisi del mondo russo.
- il peso, anche morale, che ha avuto la caduto dell'Unione Sovietica sull'ethos russo, un crollo a causa del quale molti spesso si sono sentiti stranieri in luoghi che consideravano casa propria.
- L'evidenziare il ruolo degli eccessi nazionalisti Ucraini ( che esistono e vanno sempre condannati)
A queste dichiarazioni, purtroppo l'intervista è molto breve, si deve aggiungere che i Media russi, totalmente controllati dal Cremlino oramai, soffiano quotidianamente sul fuoco mai cercando la via mediana.
In questi giorni gli scontri fra le forze Ucraine e i cosiddetti ribelli filorussi si sono accentuati, si contano decine di morti, ed è oramai certo, anche grazie a testimonianze dirette di giornalisti italiani, fra le cui file dobbiamo anche contare la morte del fotografo Andy Rocchelli, che a fianco dei ribelli intervengono mercenari ceceni.
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